Un Caravaggio in Calabria

Per la prima volta in Calabria, si potrà mostrare al grande pubblico un dipinto di Michelangelo Merisi, detto Caravaggio.
Il Museo Civico di Taverna, come luogo ideale di confronti storico artistici, resi significativi dall’avvalorante presenza di Mattia Preti, le cui cifre vitali, stilistiche e creative sono state approfondite e rimesse in luce dalla realizzazione della grande mostra internazionale “Mattia Preti: Della Fede e Umanità”, accoglierà la straordinaria tela di Caravaggio raffigurante San Giovanni Battista appositamente concessa in prestito dalla Soprintendenza Speciale per il PSAE e per il Polo Museale della città di Roma e della Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Corsini.

La presenza del San Giovanni Battista di Caravaggio consentirà una diretta e inusitata comparazione con l’opera di identico soggetto che Mattia Preti realizzò per il suo altare padronale di Taverna.
Il dipinto di Caravaggio è databile attorno al 1606, anno in cui il pittore lasciò Roma a causa della pena capitale che gravava sulla sua persona, avendo ferito a morte il capo quartiere Tommasoni, e non vi farà mai più ritorno. L’opera raffigura il Santo in aspetto giovanile, seduto sulla roccia, ma in procinto quasi d’alzarsi come mosso da una tensione interiore che potrebbe essere letta anche come il suo alzarsi all’avvicinarsi del Messia. Caravaggio dipinge san Giovanni con le fattezze di un bel giovane, in ossequio alla tradizione iconografica che lo raffigura anche giovane.
La pala di Mattia Preti, invece, venne realizzata probabilmente attorno al 1670, quando il pittore a Malta aveva già raggiunto il suo status di Cavaliere dell’Ordine di Malta, Isola e Ordine presso il quale Caravaggio si era rifugiato dopo la breve sosta a Napoli. Il Santo è raffigurato nel pieno della sua maturità e in ossequio all’iconografia che lo vuole come un profeta barbuto atto a predicare. Di grande forza espressiva ed emotiva il San Giovanni Battista di Preti è tutto il contrario del giovane in preda allo spavento e alla trepidazione dipinto dal Caravaggio.
Al di là della diversa temperie artistica e culturale le due opere in mostra, oltre a costituire un evento unico in Calabria, potranno ben evidenziare, nel contesto degli studi pretiani, la singolare elaborazione che nel pittore calabrese avvenne del lessico caravaggesco e della sua personalissima reinterpretazione barocca che fece delle originarie premesse naturalistiche e caravaggesche.
La mostra sarà corredata da approfonditi studi diagnostici sulle due opere che, per la prima volta, metteranno a confronto la tecnica e le cifre creative dei due pittori. Le indagini sono già disponibili e inedite. I visitatori potranno così arricchire la conoscenza del Merisi e del Preti, altresì dipanare e distinguere chiaramente le loro parabole artistiche e vitali.
L’esposizione di speciali apparati documentali e multimediali completerà i contenuti scientifici e didattici del progetto con il quale il Museo Civico di Taverna, concluderà il progetto dedicato alle Celebrazioni Pretiane che idealmente ricade nel XXV anno dalla sua istituzione.

Allegato: Locandina

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